Lunedì 4 dicembre alle 18.30 inaugura, negli spazi del Laboratorio Formentini, la personale di Adriano Attus, Neometrie, organizzata in collaborazione con Galleria l’Affiche, a cura di Mathia Pagani.
La mostra presenta l’ultimo ciclo di lavori che l’artista ha realizzato come naturale conseguenza della ricerca nata con Numerage, la verità nascosta e poi proseguita in #wearenotnumbers. I numeri, che nei lavori precedenti erano strumento di una riflessione sul concetto di ridondanza mediatica come altra forma del falso, ora sembrano scomparire, per lasciare il posto a un’esplosione ordinata e caleidoscopica di colori. Eppure nel colore il numero sopravvive nascosto, come matrice moltiplicativa in grado di generare infinite combinazioni di forme nello spazio: le Neometrie nascono come scomposizione e ricomposizione di quei frammenti in un ordine apparentemente casuale che diventa, nella cristallizzazione dell’opera e nella visione d’insieme, permanente. Attus invita a scorgere l’insieme nel particolare, ad andare oltre l’apparenza, verso quell’uno, matematico, cromatico e forse esistenziale, che sottende il tutto, e lo fa con un linguaggio che è il linguaggio stesso, senza più l’uso di segni e significanti, ponendo l’osservatore di fronte alla grammatica primaria della creazione, al suo stesso codice. I visitatori saranno invitati a decostruire a loro volta l’ordine creato: l’incanto del gioco, come modalità di appropriazione della realtà e quindi del processo creativo, avrà infine il sopravvento.