Archivio del presente, il nuovo progetto di FAAM, intende intercettare e raccontare le trasformazioni dell’editoria italiana e internazionale mentre stanno accadendo. Il digitale sta profondamente trasformando l’idea tradizionale della conservazione e archiviazione fino a metterla in discussione. Storicamente c’è bisogno di un archivio quando il tempo ha sedimentato l’attività editoriale; allo stato attuale, come sappiamo, il problema è rovesciato: l’attività va fotografata mentre si svolge, altrimenti rischia di essere dimenticata, anche per il modo prevalentemente immateriale con cui oggi si lavora. Il digitale è un mezzo volatile basato sullo scambio continuo e istantaneo di documenti elettronici destinati a disperdersi se qualcuno non si assume il compito di individuarli e conservarli. La missione di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori da quarant’anni è «studiare e diffondere la cultura del lavoro editoriale, conservare la sua memoria, progettare il suo futuro». Per riuscire nell’impresa è necessario un dialogo costante con le realtà editoriali che in concreto stanno interpretando questo cambiamento.
Archivio del presente approfondisce ogni anno la storia di una casa editrice o di una realtà editoriale particolarmente significativa. La concezione dinamica dell’archivio che sta alla base del progetto si riflette sulla modalità con cui i documenti saranno selezionati e presentati: per raccontare la storia e ricostruire il corpus di quella esperienza editoriale sarà organizzato un ciclo di incontri dal vivo che confluiranno in un libro composto da testi originali, documenti programmatici, scambi di email, discorsi pubblici, proposte di restyling o mock-up.
L’edizione 2024 è dedicata a Il Saggiatore. Giovedì 14 novembre è il primo appuntamento di tre che si terranno durante la stagione ’24/’25 – IL FUTURO DELLA MEMORIA.
La stessa sera verrà inaugurata la mostra in vetrina, dedicata al Saggiatore, con documenti di archivio e videointerviste di grandi autori europei realizzati in occasione del Convegno del 5 novembre.
Ospiti: Mircea Cărtărescu dialoga con Bruno Mazzoni