In occasione dell’apertura della biblioteca privata di Luciano Foà agli studiosi, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori organizza una mostra, curata da Marco Magagnin e Arianna Gorletta, dedicata all’agente letterario, editore e traduttore.
Protagonisti della ricca esposizione i libri, di cui numerosi con dedica, che tratteggiano i profili di alcune delle figure fondamentali nella vita lavorativa e personale di Foà (dal padre Augusto a Erich Linder, da Roberto Bazlen a Giorgio Colli). Da Il processo di Kafka, alla prima edizione Einaudi di Se questo è un uomo di Primo Levi, fino agli Scritti di Roberto Bazlen, i materiali, selezionati con l’intento principale di raccontare l’attività professionale di Luciano Foà, costituiscono soltanto una delle tante letture possibili del fondo. Arricchiscono la mostra anche alcuni contributi privati.
La biblioteca, specchio dell’attività personale e professionale dell’agente letterario, editore e traduttore Luciano Foà, si compone di oltre 8000 volumi, spesso annotati, disposti secondo nuclei linguistici, tematici o topografici, mentre le pubblicazioni edite da Einaudi e Adelphi sono raccolte in due ampie sezioni ordinate per collana. Completa il fondo una raccolta di riviste d’argomento letterario, filosofico, artistico e politico. Si segnala il vasto apparato di annotazioni, dediche e autografi, nonché di altri materiali rinvenuti all’interno dei volumi quali lettere, biglietti da visita e timbri dell’Agenzia Letteraria Internazionale.
La mostra, allestita presso il Laboratorio Formentini per l’editoria, inaugura il 28 novembre ed è visitabile fino al 18 dicembre, compatibilmente con gli orari e le attività del laboratorio.