Di: Mariarosa Bricchi
Grammatiche, sillabari e vocabolari, libri di lettura e di scrittura: armata di questi strumenti la scuola dell’Italia unita ha affrontato il compito di trasformare l’italiano da lingua della tradizione letteraria, familiare a pochissimi, in mezzo di confronto e di partecipazione alla vita associata. Un lungo lavoro, inteso a creare non solo parlanti, ma cittadini: attraverso l’acquisizione dell’italiano è passato il processo di crescita civile di una nazione intera. Mariarosa Bricchi dialoga con Giuseppe Polimeni su metodi e canoni, sfide e limiti della scuola italiana nel secondo Ottocento.