I 107 incontri con la prosa e la poesia di Tomaso Kemeny (Edizioni del Verri, 2014, pp. 170) sono la rievocazione di altrettanti incontri con personaggi di sbalorditiva diversità, dal genuino, quando non bizzarro, stile di comportamento tanto da potere risultare modelli di vita in quest’epoca di narcisismo di massa. La scrittura qui si manifesta nella coesistenza pacifica tra senso e nonsenso destando l’arte della parodia a un’originale forma di umorismo onirico in grado di assumere le andature del grottesco, del paradossale e del sublime. I personaggi per lo più appaiono come clandestini, delle vere e proprie istigazioni alla pienezza esistenziale e all’appagamento in un’epoca di profonda stanchezza. Tra questi transfughi s’intrufolano personaggi come ‘l’ultimo dei poeti’, una ‘donna barbuta’, ‘Garcìa Lorca’ e ‘Giuda’. L’autore non nega neppure l’attesa di un incontro con Dio. Alcuni personaggi si presentano sia in prosa che in poesia, poiché non esiste una sola via per salvare certi eventi dall’oblio.
Incontro a cura di Tomaso Kemeny.