{"id":1879,"date":"2019-05-28T18:45:33","date_gmt":"2019-05-28T16:45:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.laboratorioformentini.it\/?p=1879"},"modified":"2020-02-06T18:50:30","modified_gmt":"2020-02-06T17:50:30","slug":"in-cerca-di-un-confine-traduttori-che-scrivono-scrittori-che-traducono","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.laboratorioformentini.it\/in-cerca-di-un-confine-traduttori-che-scrivono-scrittori-che-traducono\/","title":{"rendered":"\u201cIn cerca di un confine\u201d: traduttori che scrivono, scrittori che traducono"},"content":{"rendered":"
Il traduttore scrive e compila fiumi di parole per trasportare un libro in una lingua che non appartiene al suo autore. Compiendo questo atto diventa autore a sua volta? Questione dibattuta\u2026 E se \u00e8 gi\u00e0 autore di suo, cosa succede in questo incontro a due (anzi a tre, contando l\u2019autore dell\u2019originale \u2013 quasi un \u201ctriello\u201d \u00e0 la Sergio Leone)? Esiste, ed \u00e8 auspicabile che esista, un confine ben segnalato tra i territori abitati da chi scrive e da chi \u201criscrive\u201d? Quali sono i percorsi comuni? E sconfinare \u00e8 sempre un \u201creato\u201d?<\/p>\n
In questo incontro organizzato da AITI e StradeLab, due esperti traduttori-scrittori come Monica Pareschi<\/strong> e Tommaso Pincio<\/strong> parlano della loro doppia natura di autori, raccontando come lavora uno scrittore quando traduce e come si avvicina alla scrittura creativa un traduttore. Modera Giovanni Zucca<\/strong>.<\/p>\n